QUERCETINA E FARMACI: C’È INTERAZIONE?
ANTIAGGREGANTI E ANTICOAGULANTI: ATTENZIONE AGLI ERBALI
È risaputo che alcuni farmaci, in particolare alcuni anticoagulanti oppure antiaggreganti, presentano delle chiare possibilità d’interazione con altri farmaci o integratori alimentali, ma anche con semplici alimenti.
Il caso più eclatante è quello del pompelmo, in grado di inibire i principali enzimi metabolizzanti statine, antiaritmici, immunosoppressori, con un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi farmaci che risultano così più elevate rispetto a quelle programmate, costituendo talvolta un pericolo per la salute dei pazienti.
Per questa ragione, dovendo assumere farmaci, la possibile interazione con i composti naturali è sempre da valutare. In questo frangente risulta di fondamentale importanza confermare e documentare la sicurezza delle molecole utilizzate attraverso lo svolgimento di appositi studi in vitro e in vivo.
LA SICUREZZA DELLA QUERCETINA
La quercetina, sostanza di largo impiego nella formulazione di integratori alimentari e reperibile in diversi alimenti (anche se scarsamente assorbita), è stata sottoposta a studi per valutarne la sicurezza di utilizzo con tutti i farmaci più sensibili.
Uno studio del 2019 riporta i risultati dell’utilizzo della quercetina in pazienti che utilizzavano in contemporanea antiaggreganti, anticoagulanti o antidiabetici. I dati ottenuti sono stati più che incoraggianti dal momento che nemmeno una minima variazione dei parametri analizzati è stata riscontrata:
- In chi prendeva antiaggreganti, nessuna modifica nel tempo di sanguinamento”;
- in chi prendeva anticoagulanti, nessuna variazione né dei livelli piastrinici né del tempo di protrombina;
- in chi assumeva metformina, invariati livelli di glicemia ed emoglobina glicata.
La quercetina ha quindi dimostrato di essere un erbale sicuro nel suo utilizzo anche in concomitanza con farmaci poco maneggevoli.